INTERVISTA AD HOSSIN, FRATELLO GEMELLO DI HASSAN

Condividiamo un’intervista che abbiamo fatto al fratello gemello di Hassan, il ragazzo che la mattina del 14 luglio 2020 è stato trasportato in fin di vita dal CPR di Gradisca all’ospedale di Gorizia, mentre il suo compagno di cella, Orgest Turia, moriva.

Le versioni ufficiali hanno parlato inizialmente di rissa ed omicidio, una volta appurato che si trattava di overdose da psicofarmaci, hanno cominciato una narrazione atta a creare un immaginario di detenuti tossici, criminali e spacciatori.

Invece, i CPR sono lager dove lo Stato rinchiude persone, che hanno affetti, vita e sogni in Italia, per non avere un documento in regola. Anche se non è un mistero che nei CPR vengano dati psicofarmaci a molti detenuti, che decidono di prenderli spesso per sopravvivere all’orrore, e che vengano somministrati tranquillanti per sedare gli animi più irrequieti, Hassan non assumeva né metadone né eroina e chiunque muoia di CPR, è un morto di Stato.

Invitiamo all’ascolto completo e alla diffusione.

CHE I MURI DEI LAGER POSSANO CADERE!